id Software ha pubblicato un aggiornamento che aumenta la difficoltà di DOOM: The Dark Ages, in risposta alle lamentele degli utenti che parlavano di un'esperienza dal grado di sfida spesso banale, specie in confronto ai precedenti capitoli.
Di fronte alla prospettiva di una campagna troppo facile, gli sviluppatori hanno effettuato un ribilanciamento che rende i nemici più aggressivi e capaci di infliggere danni aumentati, diminuisce i kit per salute e armatura, e rende al contempo meno indulgente il sistema di parry.
Per fare un esempio, l'Agaddon Hunter in precedenza era in grado di spezzare la corazza del DOOM Slayer con un colpo messo a segno, mentre ora è capace di ammazzarci direttamente; e qualcosa di molto simile è accaduto con avversari come il Pinky Rider e il Komodo.
A quanto pare id Software ha cambiato un po' tutto l'approccio, tanto che anche le meccaniche pensate per lasciare uno spiraglio di sopravvivenza nei momenti critici sono state riviste, richiedendo al giocatore di compiere scelte più tattiche e meno cariche a testa bassa.
Ora somiglia di più a un incubo
Capace di totalizzare oltre tre milioni di giocatori in poche ore, DOOM: The Dark Ages si pone come il più grande lancio nella storia di id Software e sorprende che i numeri su Steam non siano alti quanto era lecito attendersi.
Ad ogni modo, la stampa internazionale ha accolto il gioco con grande entusiasmo e la disponibilità fin dal lancio nel catalogo di Xbox Game Pass ha senza dubbio giocato un ruolo importante nell'andamento delle vendite, dunque bisognerà attendere per capire come siano andate effettivamente le cose.